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Alla scoperta della ciclabile di Cavallino Treporti: la nostra escursione preferita!
Se stai trascorrendo la tua vacanza al mare al Lido di Jesolo e hai voglia di immergerti nella tranquillità della laguna della vicina Venezia e di ammirare la sua splendida natura intatta prendi la bici e inizia questa avventura attraverso il percorso che ti suggeriamo qui sotto.
Il percorso per scoprire la laguna di Venezia attraverso la pista ciclabile a sbalzo di Cavallino Treporti
Partenza: Da Piazza Brescia segui la pista ciclabile della via Bafile in direzione ovest verso il Ponte di Cavallino.
Una volta raggiunto ed attraversato il ponte, prosegui diritto e mantenendo la destra raggiungi la Piazza Santa Maria Elisabetta di Cavallino.
Seguendo la strada principale puoi imboccare la nuova bellissima pista ciclabile, a sbalzo sulla laguna, che ti accompagnerà per circa 10 km fino a Treporti. Durante il percorso, potrai ammirare il paesaggio lagunare e i suoi splendidi colori che ti lasceranno senza fiato, specialmente durante l’ora del tramonto.
Puoi prenderti una pausa con un pranzo o una cena tipica, in uno dei vari ristoranti locali, assaggiando le specialità venete. Per scoprire i nostri consigli, seguici.
Ritorno: Ricongiungiti alla strada principale, via Fausta, dotata di una pista ciclabile che separa i numerosi campeggi dalle tenute agricole locali. In men che non si dica sarai ritornato!
Sei appassionato di sport? Allora non perderti i nostri itinerari di cicloturismo a pochi passi da Jesolo e Caorle.
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Un tour in bici immersi tra la laguna e la storia di Caorle!
Vi proponiamo un percorso di circa 20 km, adattabile anche alle famiglie spostando la partenza direttamente dal centro di Caorle ed accorciando così il tragitto.
Un tour in bici immersi tra la laguna e la storia di Caorle!
Vi portiamo alla scoperta dei Casoni, in un’oasi naturale protetta. I Casoni sono delle tipiche costruzioni che si trovano nella laguna di Caorle, molto simili a capanne utilizzate dai pescatori come abitazioni.
Partenza: Dal Villaggio San Francesco o dal Centro Vacanze Pra’ delle Torri potete procedere lungo la pista ciclabile in direzione est verso Caorle ed imboccare Strada Palangon, una strada sterrata che vi porterà all’Isola dei Pescatori, uno degli scorci più belli da visitare e fotografare e sarete immersi nella natura della laguna di Caorle.
Per continuare il percorso, proseguite lungo il Sentiero dei Casoni, una strada anch’essa sterrata che corre parallela alla laguna e vi farà scoprire la vera autenticità del posto.
Alla fine della strada vi ritroverete nella spiaggia di Levante, lontana dal caos degli stabilimenti balneari e dove la spiaggia risulta ancora “selvaggia”.
Ritorno: Costeggiando la spiaggia di Levante, dirigendovi verso il centro di Caorle , vi ritroverete davanti al Santuario della Madonna dell’Angelo, da cui potete godervi il panorama del litorale.
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Halloween
Dove si trova: L’azienda agricola “Nonno Andrea” si trova a Villorba, in via Campagnola 72B, in provincia di Treviso, facilmente raggiungibile dalle città vicine.
Dove poter trascorrere una giornata in famiglia immersi nella natura e nel villaggio delle zucche nel mese di ottobre? Ecco una piccola idea per una piccola gita fuori porta nell’entroterra del Veneto.
Ma non solo nel periodo autunnale, anche durante la stagione estiva è un’ottima meta per trascorrere una giornata alternativa in mezzo alla natura.
L’azienda agricola “Nonno Andrea” è un’azienda agricola biologica e biodiversa. Tra i loro punti di forza coltivare mediante metodi biologici, rispettando i diversi ritmi delle stagioni.
Per poter esser definita tale, deve soddisfare alcuni criteri ed ha ottenuto tre certificazioni, tra cui: “Biologico”, “Biodiversity Friend” e “Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso IGP e Radicchio Variegato di Castelfranco IGP”.
Dopo una visita all’azienda agricola e poter scoprire tutta la filiera dei prodotti che vengono coltivati, è possibile gustare i prodotti dal momento della colazione all’aperitivo, ma anche dei deliziosi e semplici pranzi con menù dinamici in base alla stagione o stuzzicanti spuntini.
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Foto: https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/
L’Oasi di Vallevecchia e la Spiaggia di Brussa
Avete mai sentito parlare dell’Oasi di Vallevecchia nella zona di Brussa?
E’ un’area lagunare protetta situata fra Caorle e Bibione, nella caratteristica zona della Brussa. Qui potrete ammirare i paesaggi suggestivi delle valli da pesca, camminare lungo la pineta e rilassarvi su una spiaggia di sabbia dorata, libera e selvaggia.
La Vallevecchia è una vera e propria isola di 900 ettari, collegata alla Brussa da un ponte e circondata da acque marine, lagunari e fluviali. Un luogo ancora incontaminato, un rifugio che consigliamo a chi ama la pace e la tranquillità che solo la natura autentica può regalare.
Lungo il litorale sabbioso di oltre 4 chilometri dell’Oasi di Vallevecchia è ancora possibile vedere il sistema di dune naturali di sabbia, situate tra la spiaggia e la pineta, che in passato caratterizzavano tutta la costa veneta. L’area è particolarmente consigliata agli amanti del bird-watching ed è attrezzata con un interessante sentiero didattico ed una pista ciclabile.

Il suolo è di tipo sabbioso e argilloso, con infiltrazioni di acqua salmastra. In quest’area è ancora possibile osservare la fauna tipica dei litorali sabbiosi, fra cui tante specie di uccelli stanziali e migratori, come l’airone rosso e il germano reale. Fra gli abitanti di questa zona incontriamo poi la volpe, la lepre e il capriolo.
Sono proprio questi i paesaggi che fecero innamorare il grande scrittore americano Hernest Hemingway, il cui libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”, fu ispirato dalle bellezze della Vallevecchia.
Come raggiungere l’Oasi di Vallevecchia
L’Oasi di Vallevecchia si trova nel comune di Caorle, nella frazione di Brussa.
Arrivando dall’Autostrada A4
Se viaggiate sull’autostrada A4 prendete l’uscita di Portogruaro e proseguite per Concordia Sagittaria. Superato Sindacale, imboccate la Strada Provinciale via Fausta fino al semaforo di Lugugnana. Qui svoltate a destra e proseguire in direzione Castello di Brussa. Attraversate il borgo e raggiungete il ponte che permette l’accesso all’area naturalistica.

Da Duna Verde e dal Villaggio San Francesco
Se vi trovate in vacanza al Villaggio San Francesco l’Oasi di Vallevecchia dista circa 37 Km. Per raggiungerla imboccate il Viale Selva Rosata in direzione Caorle. Superato il Pra delle Torri, alla rotonda prendete la terza uscita in direzione Brian e proseguire per circa 6 km sulla Strada Provinciale 54 S. Donà di Piave Caorle. Girate a destra e prendete la Strada Provinciale S. Giorgio. Una volta raggiunto il centro di San Giorgio di Livenza, girate a destra sulla Strada Provinciale Jesolana SP 42 e proseguire in direzione La Salute. Superato anche questo piccolo centro, continuate sulla SP 42 fino a Sindacale e proseguite fino all’incrocio con via Brussa. Girare a destra in via Brussa e continua su Strada Provinciale Portogruaro fino alla destinazione.
Da sapere
Raggiunta l’Oasi di Vallevecchia, lascerete l’auto nel parcheggio a pagamento dedicato. L’area naturalistica, infatti, si può esplorare a piedi, in bicicletta o in setta al cavallo, seguendo i percorsi tracciati.
La Vallevecchia si può visitare in tutte le stagioni, consigliamo in particolar modo i mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre. Se decidete di recarvi in questa zona, ricordatevi però di portare con voi tutto l’occorrente: non troverete chioschi o stabilimenti balneari ad attendervi. Infine, ricordatevi di rispettare l’ambiente e raccogliere le immondizie, non lasciando traccia del vostro passaggio.
Se vi piace avventurarvi alla scoperta della laguna di Caorle e dei suoi incantevoli paesaggi vi consigliamo la lettura del nostro articolo sui Casoni e l’Isola dei Pescatori.
Immagine principale: “Brussa #2” by Davide Zanardo is licensed by CC BY 2.0.
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Treviso in un giorno: cosa vedere e cosa assaggiare
Una elegante cittadina, dove acqua e architettura si intrecciano. Se durante il vostro soggiorno sulla riviera adriatica desiderate visitare un’incantevole città d’arte, questa è la meta perfetta da raggiungere in giornata. Stiamo parlando di Treviso, la città nata sul fiume Sile,il cui centro storico è un vero gioiello: raffinato, elegante, romantico. Musei e magnifici palazzi, botteghe storiche, scorci pittoreschi e ottimi ristoranti… questo e molto altro vi attendono se deciderete di visitare Treviso. Ecco qualche consiglio su cosa vedere e sui prodotti tipici da assaggiare.
Come raggiungere Treviso
Treviso si trova a circa 52 km da Caorle e 40 km da Jesolo. Per visitare Treviso e il suo centro storico il mezzo migliore è, senza dubbio, la macchina.
In auto. Dal Villaggio San Francesco di Caorle imboccare il viale dei Fiori e la Strada Provinciale Eraclea Mare in direzione via Armellina/SP47. Continuare su via Armellina, prendere la Strada Statale 14 Variante di Musile di Piave e poi proseguire sulla Treviso Mare. Entrare sulla SR53 e prendere l’uscita Treviso Centro. In mancanza di traffico, ci impiegherete poco meno di un’ora.
Dal Lido di Jesolo prendere la Strada Regionale del Mare in direzione Strada Statale 14 Variante di Musile di Piave. Continuare su questa strada per poi prendere la Strada Regionale Treviso Mare, infine imboccare la SR53 e uscire a Treviso Centro. Se non incontrerete traffico, raggiungerete il centro cittadino in circa 45 minuti.
Da queste due cittadine della riviera adriatica la città è facilmente raggiungibile, senza pedaggi. Fate solo attenzione al traffico del fine settimana e ai numerosi autovelox che incontrerete lungo il percorso.
Visitare Treviso: Cosa Vedere
Quando ci si trova in una città d’arte e si ha poco tempo a disposizione è sempre difficile scegliere cosa vedere e cosa, invece, rimandare alla prossima visita. Proviamo a darvi qualche consiglio, anche se, lo ammettiamo, la selezione non è stata cosa facile.
1. Piazza dei Signori e Calmaggiore
E’ il cuore della città e, da sempre, un importante luogo d’incontro per i suoi abitanti. Qui si trova il famoso palazzo dei Trecento, dove si riunivano le assemblee comunali composte da trecento membri, e il palazzo del Podestà con la torre del Comune, alta 48 metri.

Sulla piazza, accogliente e molto curata, si affacciano eleganti portici, ristoranti, bar, negozi e boutique. Da Piazza dei Signori ha inizio Calmaggiore, la via che porta fino al Duomo. Sorge sull’antico Cardo Maggiore di epoca romana, che collegava il cuore politico della città con quello religioso. Oggi è un elegante vicoletto di selciato, stretto da portici e case storiche, e costituisce la principale via dello shopping del centro storico. Se decidete di visitare Treviso, una bella passeggiata sotto ai suoi portici, fra botteghe storiche e boutique, è assolutamente consigliata.

Nel cortile di Palazzo Zignoli troverete una ricostruzione della famosa Fontana delle Tette: una piccola fontana sormontata dal busto di una donna, dai cui seni sgorga acqua. La sua costruzione risale al 1559 e alla figura di Alvise Da Ponte, allora Podestà della Repubblica di Venezia. Si narra che fino alla caduta della Serenissima nel 1797, nei tre giorni che seguivano l’insediamento del nuovo Podestà sgorgasse vino bianco da un seno e vino rosso dall’altro. L’originale è oggi custodito in una teca nel Palazzo dei Trecento. Se vi state chiedendo cosa vedere, una visita a questo palazzo può essere sicuramente un’ottima idea.
2. Il Duomo di Treviso e l’Annunciazione di Tiziano
Percorrendo a piedi la pittoresca Calmaggiore, in pochi minuti raggiungerete piazza del Duomo, dove si trova la Cattedrale di San Pietro Apostolo. Sorto su edifici paleocristinani, nel 1836 la cattedrale venne rivista in stile neoclassico dall’architetto Giordano Riccardi.

Al suo interno, a sinistra rispetto all’altare maggiore vi è la Cappella Malchiostro, risalente al 1520. Qui è conservata la celebre Annunciazione Malchiostro del Tiziano, insieme alle opere di Francesco Bassano, Antonio Zanchi e il Pennacchi. Un vero capolavoro, che merita un posto nella nostra lista.
Una volta terminata questa breve visita culturale, consigliamo di approfittare di una delle tante gelaterie della zona e di rifocillarsi gustando un ottimo gelato.
3. Le mura storiche e la Porta di San Tomaso
Le mura circondano tutta la città storica e risalgono al Cinquecento. Chi per la prima volta si avventura alla scoperta del centro storico, non potrà non avvertire lo scrosciare dell’acqua e la presenza del fiume e dei canali. La storia delle mura di Treviso è legata a doppio filo alla storia dei corsi d’acqua che le circondano. Passeggiando potrete ammirare le ville affacciate sul fiume con gli antichi lavatoi sospesi, i giardini e i parchi curati.

La Porta di San Tomaso, interamente rivestita da elementi decorativi in pietra d’Istria, è la più maestosa della tre porte della città. Riprende lo schema degli archi trionfali classici e il Leone di San Marco, che spicca al centro del fronte esterno, testimonia l’importanza che rivestiva per la Serenissima questo avamposto sulla terraferma.
Se decidete di visitare Treviso, consigliamo infine una sosta sul ponte di Dante. Questo è il luogo “dove Sile e Cagnan s’accompagna”, come scrisse il Sommo Poeta in un canto del Paradiso della Divina Commedia. Qui una stele del 1865 lo ricorda.
Cosa assaggiare: i Prodotti Tipici di Treviso
Visitare una città significa anche assaggiare i frutti del suo territorio. Ecco la nostra selezione di prodotti tipici da provare, se decidete di visitare Treviso.
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Il Prosecco di Valdobbiadene
Non potete assolutamente lasciare la città senza aver assaggiato un calice di Prosecco. La provincia è circondata dalla suggestiva area collinare, che abbraccia i centri di Conegliano e Valdobbiadene, vere e proprie capitali di questo vino famoso in tutto il mondo. Ora iscritta nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, questa affascinante area del nord-est del Veneto è oggi una delle mete più ambite del turismo enogastronomico italiano. A metà strada tra Mare Adriatico e Dolomiti, gode infatti di un particolare microclima, che l’ha resa una delle più alte espressioni dell’enologia nazionale e famosa per i suoi prodotti tipici.
Il Prosecco, per chi non lo conosce, è un vino bianco, brioso e profumato, la cui produzione esplode nella seconda metà dell’800 nelle colline di Conegliano Valdobbiadene. Si distingue per la finezza e freschezza dei suoi aromi. Il Conegliano Valdobbiadene – Prosecco è un vino a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) prodotto unicamente nelle colline dell’alta provincia di Treviso tra i 150 ed i 350 m s.l.m..
Quando si visita la città di Treviso è sempre piacevole fare un aperitivo in uno dei bar o delle osterie storiche della città. Qui potrete accompagnare al calice di prosecco un gustoso stuzzichino, come ad esempio una polpettina, una frittatina, o una mozzarella in carrozza, e assaggiare alcuni dei prodotti tipici del territorio.
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il Radicchio Rosso di Treviso
Nel rigore dell’inverno trevigiano nasce, come per magia, il prodotto più caratteristico e noto della campagna trevigiana: il radicchio. Tra Treviso e Castelfranco, principali poli di produzione delle cicorie trevigiane, si estende una verde campagna puntellata da importanti segni lasciati dalla storia e dall’arte, lungo l’alto corso del fiume Sile. Se decidete di fermarvi a mangiare in qualche ristorantino in centro città, vi consigliamo di assaggiare il delizioso risotto con radicchio e salsiccia.
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il Tiramisù
Fra i prodotti tipici della città, questo sarà il preferito di tutti i golosi. E’ uno dei dolci italiani più famosi nel mondo ed è nato nel 1962 proprio in questa città, per essere precisi Alle Beccarie, un noto ristorante del centro. Fa parte della categoria di dolci a strati, come la zuppa inglese: l’originalità della ricetta del tiramisù è negli ingredienti, dove troviamo zabaione, caffè, mascarpone, biscotti secchi (savoiardi). Siete sicuri che volete visitare Treviso senza assaggiarne neanche un cucchiaino?
Con queste ultime prelibatezze, che ci fanno venire l’acquolina in bocca, si chiude il nostro articolo dedicato a cosa vedere e cosa assaggiare in questa incantevole città d’arte. Speriamo di avervi dato qualche utile consiglio, ma soprattutto speriamo che vi capiti presto l’occasione di visitare Treviso, scoprire il suo centro storico e degustare i prodotti tipici del territorio.
Cercate una meta alternativa per la vostra gita giornaliera? Allora non perdetevi il nostro articolo su Vicenza, la città del Palladio.
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Colline del Prosecco Patrimonio dell’Umanità UNESCO
Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono diventate il 55° sito iscritto nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il riconoscimento, avvenuto domenica 7 luglio 2019 a Baku in Azerbaijan, segna il successo di un percorso iniziato nel 2008.
I 97 chilometri quadrati di declivi vitati e di borghi tra Conegliano e Valdobbiadene diventano così l’8° sito veneto e il 55° sito italiano della World Heritage List dell’UNESCO. Il primato dell’Italia, ad oggi il Paese con il maggior numero di siti iscritti nella famosissima lista, si rafforza ancora una volta.
La Candidatura a sito UNESCO
Le Colline del Prosecco costituiscono un paesaggio culturale, dove l’opera dei viticoltori ha contribuito a creare uno scenario unico. Il progetto di valorizzazione, che ha portato all’elezione a patrimonio UNESCO nel luglio del 2019, ha avuto inizio nel 2008.
- 2008 – Si inizia a lavorare al progetto di candidatura a Patrimonio dell’Umanità UNESCO per volontà del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG;
- 2010 – Comincia il percorso formale con l’iscrizione del sito nella lista propositiva del Ministero dei Beni Culturali;
- 2014 – Viene costituita l’associazione temporanea di scopo “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità”;
- 2017 – La candidatura della commissione nazionale italiana per l’UNESCO viene ufficializzata e depositata presso il Centro per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO di Parigi;
- 2018 – La 42° Assemblea UNESCO, con parere “Referral”, richiede la modifica del dossier;
- 2019 – Le Colline del Prosecco vengono ufficialmente iscritte nella World Heritage List durante la 43° Assemblea UNESCO a Baku.
Le Colline del Prosecco: il sito
“Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” si trovano in Veneto, più precisamente nella provincia di Treviso. In questa piccola area collinare, infatti, l’interazione virtuosa fra uomo e ambiente ha dato vita ad un paesaggio culturale unico nel suo genere.
Il sito si articola in tre aree:
1. La Core Zone
La Core Zone ha un’estensione di 9.197,45 ettari e comprende una serie di territori collinari che ricadono nei Comuni di Valdobbiadene, Miane, Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Follina, Cison di Valmarino, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Revine Lago, Tarzo, Vidor, Vittorio Veneto. Questi territori incarnano gli attributi del paesaggio rurale su cui si basa la candidatura.
Gli elementi principali sono:
- il sistema geomorfologico a cordonate, definito “hogback”. Caratterizza la fascia collinare tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto;
- la coltivazione della vite su ciglione inerbito, concepita come soluzione adattativa originale alla forte pendenza delle colline. Questa prassi garantisce la sostenibilità idrogeologica e permette di ottimizzare le tecniche viticole;
- la presenza di un mosaico agrario molto parcellizzato e interconnesso, caratterizzato da zone vitate intervallate da terreni di bosco improduttivi.
2. La Buffer Zone
In questa zona troviamo un paesaggio diverso, sempre collinare, ma con una minore pendenza. Gli elementi di pregio al suo interno sono più compromessi dall’urbanizzazione ma vantano un forte legame storico e geografico con i territori della Core Zone.
Ha un’estensione complessiva di 9.769,80 ettari. Comprende alcuni territori collinari che ricadono in tutti i Comuni della Core Zone e nei Comuni di Conegliano, Susegana e San Vendemiano.
3. La Commitment Zone
La terza e ultima area è molto più estesa delle precedenti e comprende i territori dei Comuni che hanno aderito al Protocollo stipulato con la Regione Veneto. Lo scopo è dotarsi di un regolamento condiviso per la gestione, la tutela e la salvaguardia del paesaggio rurale.
I Comuni che, pur non rientrando nelle zone 1 e 2, hanno aderito al protocollo sono: Comuni di Cappella Maggiore, Colle Umberto, Codognè, Cordignano, Fregona, Godega di Sant’Urbano, Mareno di Piave, Moriago della Battaglia, Sarmede, San Fior, Sernaglia della Battaglia, Segusino, Santa Lucia di Piave e Vazzola.
Il Criterio
Le Colline del Prosecco sono state iscritte nella lista del patrimonio dell’umanità UNESCO per il loro Outstanding Universal Value quale paesaggio culturale, secondo quanto indicato dal Criterio V:
“Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’uso del suolo o dell’uso del mare che sia rappresentativo di una cultura (o di culture) o dell’interazione umana con l’ambiente, specialmente quando è diventato vulnerabile all’impatto di cambiamenti irreversibili.”

Questo importante riconoscimento costituisce una tappa fondamentale nel percorso più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed agricolo avviato in questa preziosissima area del Veneto. Se durante l’estate vi trovate in vacanza sulla riviera Adriatica, un tour delle colline del Prosecco, con visita a qualche ottima cantina, è assolutamente consigliato!
Se state pensando di organizzare una gita in questi territori, non perdetevi il nostro articolo su cosa vedere e cosa assaggiare nell’incantevole città di Treviso.
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